Non vuole essere una provocazione, ma una semplice constatazione di come l’acustica e il rumore siano presenti in ogni nostra azione quotidiana.
Parliamo di rumore e sesso, pensiamo alla celebre scena del film “Harry, ti presento Sally”, dove l’attrice simula un amplesso amoroso in un affollato locale pubblico, generando reazioni di invidia in alcuni e fastidio in altri.
Potremmo distinguere in queste reazioni la differenza fondamentale tra suono (la sensazione piacevole data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione) e rumore (suono non gradito).
Il rumore in casi oggettivi è molto fastidioso, come ad esempio il rumore di una sirena, ma in altri casi il rumore può essere soggettivo, come ad esempio l’ascolto di un brano musicale a noi non gradito.

Rumori molesti di letto e materasso, gemiti e frasi di tutti i tipi, anche le più colorite: di certo, non si può impedire a una coppia di fare sesso, né si può considerare il «rumore dell’amore» come illecito.
Ma come ci si comporta in casi in cui i suddetti “rumori molesti” non lasciano dormire il vicino di casa?
La soluzione, in realtà, non è scritta in nessuna legge se non nelle – disposizione del codice civile secondo cui la soglia dei rumori molesti non può superare la “normale tollerabilità” (v. art. 844 c.c.)
Ovviamente parliamo di un argomento così personale e delicato per sensibilizzare sul tema delle insonorizzazioni; spesso quando si parla di progettazione e isolamento sembra che sia un tema che riguardi solo la realizzazione di una sala musica o magari l’insonorizzazione di una discoteca, di un pub o di un locale; invece è molto ampio e coinvolge la nostra quotidianità più di quanto si pensi.
Per tornare alle nostre vicende “acustico amorose” un giudice di pace di Foggia si è espresso con la sentenza, citata dalla Gazzetta Meridionale, ha posto un veto a una coppietta di avere amplessi rumorosi tra le ore 23.00 e le 7.00.
Questo rappresenta ovviamente un caso limite, ma serve a scuotere le nostre coscienze, e soprattutto di tutte quelle persone (tecnici e installatori) che si improvvisano “acustici” che l’argomento è serio e riguarda un amplio spettro della nostra vita quotidiana.