Quando ci si trova davanti a locali tecnici già realizzati a servizio di appartamenti da quest’ultimi disturbati la difficoltà che ci troviamo davanti è quella di individuare, non le vie di propagazione principali, ma i ponti acustici non trattati e che molte volte sono nascosti dalle opere di finitura; ciò non ci permette di conoscere quale siano state le accortezze o meno utilizzate nella posa in opera.
E’ facile quindi per il lettore di questo breve articolo capire che ogni situazione è diversa dall’ altra e pertanto non esiste una soluzione unica da applicare ma ogni caso deve essere affrontato ex novo da un tecnico esperto in acustica
La situazione riscontrata
La prima cosa da fare è stato affrontare il problema in maniera scientifica passando da indagini fonometriche che hanno messo in evidenza i principali passaggi per via aerea e per via solida in modo da proporre interventi di insonorizzazione per step successivi.
A seguito delle misure fonometriche sono state verificate le vie di propagazione del rumore generato dalle macchine presenti nel locale tecnico e trasmesso nei vari piani della struttura, analizzando la composizione del segnale stesso
Le misure hanno evidenziato le potenziali frequenze disturbati e le vie di propagazioni principali e secondari
Il vano tecnico è posto nel sottotetto dell'edifico, con dimensioni di circa 2 x 2.5 m con un'altezza minima di 80 cm e massima di 120 cm circa. Le macchine installate all'interno del locale sono fissate sulla struttura portante dell'edificio tramite barre filettate (sistema rigido). Inoltre per motivi di spazio è stata ridotta la sezione di un canale di espulsione e ammorsato rigidamente all'interno della muratura.
Poiché l’impianto risulta già installato e i cavedi delle cappe già conclusi, non è stato possibile ispezionare i sistemi di montaggio e di fissaggio lungo tutto l’impianto
Descrizione degli interventi
1. Appesantimento solaio del vano tecnico
2. Fissaggio delle macchine a soffitto con giunti elastici antivibranti
3. Apertura di un secondo camino di areazione
4. Creazione di una parete di separazione che eviti il cortocircuito dei flussi di mandata ed espulsione non dovrà avere principi acustici ma dovrà necessariamente essere scollegata dalla macchina (nessun punto di contatto)
5. Chiusura vano tecnico con porta acustica
6. Scollegamento tubo espulsione dell'UTA dalla muratura
7. Realizzazione di silenziatori lineari o a setti
Obiettivi raggiunti
A seguito degli interventi sono stati raggiunti i seguenti obiettivi concordati inizialmente con il cliente:
· Attenuazione del fenomeno rumoroso, e abbattimento dei livelli pressione sonora al di sotto del limite imposto dal D.P.C.M 05/12/97 (impianti a funzionamento continuo).
Come è possibile vedere dal grafico le misure di collaudo effettuate hanno riportato un livello equivalente inferiore ai 35 dB(A) (livello normativo) e paragonabile al rumore residuo (con macchine spente) presente negli ambienti oggetto di indagine
articolo a cura di ing. Nicolino Armocida
Tecnico competente in acustica ambientale (determinazione dirigenziale n. 92/DA 10.04 del 13/02/08 della Regione Piemonte)
Iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Torino
Amministratore di ARSolution s.r.l.s.